Un augurio di ua rinnovata partecipazione

Si è appena conclusa la settimana della comunità della Sacra Famiglia. E da sempre mi piace fare delle considerazioni personali sulle esperienze che vivo, per coglierne il beneficio.
Sul piano spirituale certamente é stato ricco di doni, grazie alle 2 catechesi sulla Bibbia di Don Mimmo, alla testimonianza di una sorella che ci ha fatto riflettere su cosa significa camminare verso una vita nuova e poi all’intenso momento di Adorazione Eucaristica dove i cuori si sono sciolti e hanno chiesto al Signore una guarigione spirituale o corporale. Ed infine l’ultima sera la nostra comunità ha aperto le porte accogliendo i fedeli della Vicaria per la I stazione Quaresimale  con la presenza del nostro Vescovo Bresciani.
Mentre Sul piano pastorale, considerando la partecipazione dei fedeli, questa settimana non è stata molto sentita. Chi partecipa a queste cose sono sempre le stesse persone, cioè quelle che già collaborano facendo un servizio. E spesso mi arrovello a pensare perché quasi nessuno sente il bisogno di arricchirsi dentro, di riempire quella solitudine che ci avvita su noi stessi e sui nostri problemi.
Il Papa ha detto : “La felicità è dare un contributo”. Perché si è felici se ci si sente utili, appunto se puoi dare il tuo contributo per qualcosa o per qualcuno.
Sono pensieri che faccio tra me e me  con una penna in mano, senza voler giudicare o rimproverare, ma di certo con il cuore pieno di speranza.
Perché sempre il Signore mette in ogni cuore un piccolo seme che fa vedere il bene in ogni cosa. Questo seme si chiama speranza. Ed è bello ringraziare il Signore quando alla fine della sua opera, ovvero in occasione del pranzo conclusivo di domenica, vedi  volti nuovi di padri e madri con i loro figli che hanno deciso di condividere quel momento e intrecciare le loro storie con quelle di tanti altri. E chissà che il prossimo anno non ci sia anche tu a farlo, si proprio tu che ora stai leggendo!

Buon cammino

La gioia di stare insieme

Con l’assemblea in corso esco dal salone con la mia chitarra salutando tutti.

Ho parlato con il Don, ritrovato degli amici, mi sono confrontato, a pranzo, con alcuni “Cavalieri”…

La settimana della comunità è finita, una settimana dedicata al dono vicendevole di sé, cum munus, decisamente trasformata in settimana della lealtà e della fedeltà.

Tre serate di riflessione fino a giungere a giovedì di fronte a Gesù Eucarestia, venerdì insieme al Vescovo a pregare e cantare.

Ieri messa solenne. Cavalieri di San Giuseppe preparati al canto che hanno donato al Santo alla fine della Liturgia con la preghiera e una benedizione in più sussurrata ai propri figli nell’orecchio.

Tirare le somme è inevitabile. Ma ….

E’ visibile la lealtà e la fedeltà di coloro che ci sono sempre e in questa settimana in più, con una persona in più coinvolta almeno per una sera, una bambina curiosa, unica, che partecipa alla riflessione biblica, una parola e uno sguardo in più da un cavaliere al tempo di Whatsapp, un abbraccio in più, una grazia e un sorriso nuovo, un canto in più.

La qualità del tempo ed il tempo stesso sono le unità di misura del dono della vita (munus), e riscoprirlo anche fra le stesse persone di sempre in un momento forte vale la pena, la fatica e la ricompensa è certa. “Vieni e vedi” è ancora la provocazione viva del Cristianesimo e il frutto è lo sguardo attento di quella bambina curiosa in più.