La parrocchia Sacra Famiglia al seguito dell’emergenza coronavirus nel mese di Aprile ha messo in campo una iniziativa straordinaria per far fronte all’emergenza alimentare.
Il parroco don Francesco ha lanciato un grido di aiuto tramite social.
La generosità dei fedeli è stata inaspettatamente abbondante.
Si era partiti, a causa delle restrizioni, con poche centinaia di euro. Il parroco e il viceparroco davanti alla situazione hanno deciso di tassare il loro già basso stipendio mettendosi a disposizione delle famiglie bisognose. Così hanno organizzato i turni di due ore ciascuno. Si davano il cambio don Juvenal e don Francesco per dare pacchi alimentare in fondo alla chiesa.
In poco tempo il flusso di persone è aumentato. Le richieste di aiuto anche.
Il parroco ha deciso di coinvolgere i parrocchiani. Servivano dei volontari per la raccolta dei beni di prima necessità, per lo smistamento. E servivano anche i soldi necessari all’acquisto di alcuni prodotti.
E’ bastato poco. Don Francesco lancia l’allarme video e dal giorno successivo arrivano le prime offerte e i primi volontari. Dal 1 aprile al 30 la parrocchia Sacra Famiglia è stato un presidio territoriale per tutta Porto d’Ascoli e non solo.
Nella settimana prima di Pasqua si è arrivato a servire anche 200 famiglie. Nella relazione finale dice il parroco: Sottolineo come le famiglie bisognose, una media di 120 a settimana, hanno mostrato dignità, umiltà, pazienza. Nessuno è stato scostumato approfittandosi della situazione. Noi davamo a tutti ogni volta che ne avevano bisogno. Senza mostrare documento. All’inizio molti non ci credevano che era così semplice e gratuito e per tutti. Rispondevo alle persene che questa è la provvidenza di Dio che si serve delle nostre mani per consolarvi. Il primo approccio è stato sempre quello del dialogo e conforto. Abbiamo sempre mantenuto le distanze. Abbiamo raccolto storie belle e commoventi. Abbiamo asciugato anche tante lacrime. L’uso delle mascherine, mostrando i solo occhi rendevano le lacrime ancora più evidenti. Quanta dignità in chi ha bisogno. Quanta umiltà e in alcuni casi umiliazione. Chi dice che i fruitori se ne approfittano e non hanno bisogno dovrebbe passare qualche giornata con noi. Forse può esserci chi si approfitta di un pacco di pasta. Ma per uno non si disconosce tutto il resto.
Altro elemento da sottolineare è la generosità dei nostri parrocchiani. Ogni giorno singolarmente e in forma anonima portavano in fondo alla chiesa generi alimentari. Altri hanno lasciato offerte in Chiesa, personalmente al parroco o tramite bonifico. Altri hanno donato il tempo. Turno di 6 volontari ogni due ore tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle 9 alle 19. Che impresa. Solo Dio ha posto la sua poteva rendere tutto questo possibile. Ha posto la sua impronta in questa comunità.
Ecco i risultati della iniziativa di aprile.
Entrate Denaro raccolto: 17.585,00 euro. 850 euro di buoni spesa. 60 pasti caldi. Abbiamo raccolto oltre 70 quintali di alimentari (7124 chili) Mascherine e gel igienizzante.
Ogni pacco che veniva offerto comprendeva sempre: mascherina, gel igienizzante, latte, pasta riso, pane, pomodoro, olio, biscotti, tonno, legumi, zucchero, farina ed altro. buono per la carne e la frutta e verdura. A Pasqua anche colomba e uovo. Insomma un bel pacco famiglia.
Il totale distribuito è stato di 592 pacchi per circa 2000 persone. Per un quantitativo di circa 12 mila euro in alimenti e 2400 euro in buoni alimentari. 1680 euro di ore lavorative offerte.
Questo grazie ai volontari, ai benefattori, e alle ditte che hanno offerto i beni materiali tra cui la Caritas diocesana, il Banco Alimentare, La FISA (federazione Italiana Salvamento Acquatico) nella sua responsabile Iole, la Dienpi s.r.l., Onova, I Cavalieri di San Giuseppe, diversi panifici tra cui Mariani, la Barilla, Bazar dell’Assassino, MT, Tigre della Fontana, Macelleria Croci, Frutta e Verdura Libbi, Il pesce offerto ogni settimana dal motopeschereccio Osea, la Sisteco, il Molino Rastelli , IPSA , il Comune di SBT con 20 pacchi alimentari. E tanti tanti altri fornitori che hanno chiesto di rimanere anonimi. Grazie di cuore
Ora la situazione è più gestibile ma ancora non siamo tornati alla normalità. Prima dell’emergenza servivamo circa 30 famiglie ora sono 120. A maggio abbiamo deciso di proseguire anche se con una formula diversa. Distribuiamo i generi solo il martedì giovedì e sabato. Chiunque avesse bisogno può venire in quei giorni rispettando gli orari 9/13 e 15/19.
Vedi anche:
Per chi vuole inviare un contributo economico: IBAN PARROCCHIA SACRA FAMIGLIA: IT86T0847424403000000007563
Per chi vuole portare beni alimentari può farlo ogni giorno in parrocchia meglio se nei giorni di apertura scheda caritas 2020